E’ stata una prima seduta consiliare che ha visto interventi di carattere giuridico, oltreché politico.
PRIMO CONSIGLIO COMUNALE A GROSSETO: VOTO PALESE O VOTO SEGRETO
Il vero nocciolo della questione, scendendo in una dialettica prettamente politica, è stato invece il dover, da parte del Partito Democratico, evidenziare che le problematiche in seno alla maggioranza dovevano essere risolte al loro interno, senza coinvolgere il gruppo di opposizione, travestendo la loro istanza di procedere con votazione nominale palese in un’opportunità di dialogo e condivisione. Ed infatti, gli esiti hanno confermato tutto quanto dedotto nei singoli interventi, a partire da mio, a quello dei colleghi Cirillo, Rosini, De Martis e Gori.
E’ stata addirittura sospesa la seduta, perché la Conferenza dei Capigruppo arrivassero ad una decisione sulle modalità di voto, che ha visto l’unanimità nella scelta della segretezza del voto. E come dimostrato, i voti del gruppo di opposizione non hanno certamente inficiato il risultato tanto ambito dal nostro Primo Cittadino. Ovvero quello dell’elezione alla carica di Presidente del Consiglio Comunale di Fausto Turbanti. Risultato sperato, evidentemente non ritenuto scontato dalla stessa maggioranza.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
L’elezione della Vicepresidenza ha visto, poi, l’autocandidatura del rappresentante del Polo Liberale e Riformista Valerio Pizzuti, dopo che il gruppo PD aveva presentato la candidatura di Ciro Cirillo. Scelte politiche che hanno aperto un ampio dibattito a seguire.
Dinamiche, queste, che aprono a cinque anni di seria opposizione da parte del nostro Partito, che non farà un passo indietro quando ad essere difesi sono i diritti e sarà spinta motrice per una Città che ha voglia di essere protagonista.