Il mio primo Consiglio Comunale a Grosseto.
All’ordine del giorno l’elezione del Presidente del gruppo consiliare.
La maggioranza ha messo in discussione la votazione a scrutinio segreto, chiedendo di procedere a votazione palese, in nome di un invocato principio di trasparenza.

E’ stata una prima seduta consiliare che ha visto interventi di carattere giuridico, oltreché politico.

PRIMO CONSIGLIO COMUNALE A GROSSETO: VOTO PALESE O VOTO SEGRETO

Il vero nocciolo della questione, scendendo in una dialettica prettamente politica, è stato invece il dover, da parte del Partito Democratico, evidenziare che le problematiche in seno alla maggioranza dovevano essere risolte al loro interno, senza coinvolgere il gruppo di opposizione, travestendo la loro istanza di procedere con votazione nominale palese in un’opportunità di dialogo e condivisione. Ed infatti, gli esiti hanno confermato tutto quanto dedotto nei singoli interventi, a partire da mio, a quello dei colleghi Cirillo, Rosini, De Martis e Gori.

E’ stata addirittura sospesa la seduta, perché la Conferenza dei Capigruppo arrivassero ad una decisione sulle modalità di voto, che ha visto l’unanimità nella scelta della segretezza del voto. E come dimostrato, i voti del gruppo di opposizione non hanno certamente inficiato il risultato tanto ambito dal nostro Primo Cittadino. Ovvero quello dell’elezione alla carica di Presidente del Consiglio Comunale di Fausto Turbanti. Risultato sperato, evidentemente non ritenuto scontato dalla stessa maggioranza.

Si è respirata un’aria tesa e sottile, ma non come ci si potrebbe aspettare tra maggioranza ed opposizione, ma all’interno della maggioranza, la quale, avrà poi trovato i giusti argomenti per evitare di apparire debole nei confronti della città di Grosseto ed un crollo al primo Consiglio Comunale.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

Il Partito Democratico non ha perso un’occasione, come dichiarato dal Sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna, poi intervistato.
Il Partito Democratico ha rivendicato l’indipendenza e l’autonomia di coscienza dei consiglieri, dimostrando di non scendere a patti.

L’elezione della Vicepresidenza ha visto, poi, l’autocandidatura del rappresentante del Polo Liberale e Riformista Valerio Pizzuti, dopo che il gruppo PD aveva presentato la candidatura di Ciro Cirillo. Scelte politiche che hanno aperto un ampio dibattito a seguire.

Dinamiche, queste, che aprono a cinque anni di seria opposizione da parte del nostro Partito, che non farà un passo indietro quando ad essere difesi sono i diritti e sarà spinta motrice per una Città che ha voglia di essere protagonista.

Grazie agli interventi dell’opposizione si è proceduto, dopo un lungo dibattito, a votazione a scrutinio segreto, nella salvaguardia dell’indipendenza e della libertà di coscienza dei singoli consiglieri comunali.
Di seguito il link dell’intera seduta consiliare.
 Trovate il mio intervento dopo 1h 44minuti circa dall’ inizio.