Il Sindaco di Grosseto: “Non volevo offendere, chiedo scusa a Schlein.” Così si legge in un comunicato inviato alla stampa.
Non voglio mettere in dubbio la volontà e l’intento del Sindaco, ma mi preoccupa a questo punto, la superficialità e la leggerezza con cui si sia lasciato andare a il “caos” che ha generato.
Un’ottima occasione, senz’altro, per essere comunque sotto i riflettori, grazie anche a chi come me scrive e commenta la notizia.
Questa volta però le “scuse” le affida alla stampa locale, non ai suoi profili social, dove tutto è iniziato, dove il “danno” è fatto.
Sappiamo bene, non me ne vogliano le testate giornalistiche, quanto risalto abbia un video o una nota sui suoi profili, rispetto alla lettura di una notizia.
Non ignoriamo neppure l’utenza cui si è rivolto con quei post e l’utenza che avrà letto e leggerà le scuse.
Scuse rivolte alla Schlein, dopo le innumerevoli richieste provenienti da più voci, tutte della minoranza che governa il Consiglio Comunale e da parte degli esponenti dei partiti e liste civiche di opposizione.
Tutto tace dall’altra parte. Nessuno si dissocia. Neppure dalla Commissione Pari Opportunità in Consiglio Comunale, che per altre occasion* non ha perso tempo a prendere posizione. Ed in quel caso a prendere le distanze è stato il Sindaco stesso e altri esponenti della sua Giunta. Dunque dall’organismo che dovrebbe garantire in sede comunale la tutela delle pari opportunità, contro ogni forma di denigrazione e discriminazione, nessun immediato e tempestivo commento. Arriverà ne sono certa. Poi.
Non metto in dubbio neppure che il Primo Cittadino abbia, purtroppo, subito “apprezzamenti” poco graditi. E me ne dispiace. Ma non è una giustificazione coglierne l’ironia, né tale ironia è tipica della gente della “sua” terra. A dissociarsi da quest’affermazione adesso dovrebbero essere in tanti, presumo.
Libertà di esprimersi? Certo che Le è garantita e tutelata, nel RISPETTO.
La circostanza che la Presidente del Consiglio sia ella stessa stata bersagliata da meme vari, mi dispiace Signor Sindaco, non giustifica che si possa fare altrettanto.
Le “scuse” non devono trovare “giustificazione”. Si sbaglia, si ammette, punto. Questo è il messaggio che avrebbe dovuto trasparire dal suo comunicato. E, mi rammarica che non sia stato così. L’occasione, in questo caso, l’ha persa. Almeno per ora. Resto fiduciosa.
Gabriella Capone