Un cuore che batte c’è ed è quello della Donna che decide e sceglie di procedere all’interruzione volontaria di gravidanza. Ed è un cuore che batte fortissimo, non ho dubbi su questo.
Parlare di poter introdurre una modifica alla legge 194/78, a 45 anni dalla sua entrata in vigore, con la proposta di legge che prevede l’obbligo per il medico che procede all’ivg di fare vedere il feto ed ascoltare il suo battito alla donna, prima di procedere all’interruzione di gravidanza, non è condivisibile! Si tratta di una vera e proprio pressione psicologica!
Quello su cui si deve lavorare invece è educare all’affettività ed alle relazioni, al rispetto dei diritti umani e della parità tra i sessi. Ovviamente parliamo di interventi appropriati ed adeguati all’età. Educare il potenziale umano e rendere uomo e donna capaci di autodeterminarsi e scegliere per se stessi, nel rispetto reciproco. Siamo davvero pronti a garantire tutto questo? E’ solo su questo che dobbiamo interrogarci, migliorare, incrementare i servizi. Anche a chi decide di metterlo al mondo un figlio, in una società ancora carente e incapace di dare adeguate risposte.
Di questo e molto altro abbiamo discusso nel dibattito a NE PARLIAMO LUNEDÌ, su Tv9 Telemaremma , ospite del Direttore Enrico Pizzi, nel confronto con Carla Minacci, Presidente CPO Grosseto. #lalegge194nonsitocca