L’Ordine del Giorno presentato nel Consiglio Comunale del 27 aprile scorso e che è stato approvato con i voti sia della maggioranza che di tutta l’opposizione aveva l’obiettivo di incentivare il Comune e le Scuole d’Infanzia e gli Istituti Comprensivi della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di I grado ad approfondire tutto ciò che ruota attorno all’Outdoor Learning, che si basa su principi che rivoluzionano il tradizionale modo di concepire la didattica e il rapporto tra bambini e ambiente naturale. Tutto ciò senza perdere di vista le discipline e le esperienze educative indispensabili alla formazione.
Con il termine “Outdoor education”, o scuola all’aperto, non ci si riferisce soltanto a esperienze che si svolgono in contesti naturali, ma anche percorsi didattici realizzati in ambienti urbani – ad esempio i musei, le piazze, i parchi cittadini – dove è garantito un rapporto diretto e concreto con il mondo reale e il coinvolgimento nella sua interezza del soggetto in formazione (dimensione cognitiva, dimensione fisica, dimensione affettiva e dimensione relazionale).
Tale nuovo e complementare approccio didattico, non prescrive attività e obiettivi da raggiungere; questi vengono definiti in base alle specificità di ogni contesto educativo e delle scelte degli insegnanti.
L’offerta formativa può includere, quindi, una grande varietà di attività didattiche che vanno da esperienze di tipo percettivo-sensoriale (orto didattico, visite a fattorie, musei, parchi, ecc.) a esperienze basate su attività socio-motorie ed esplorative tipiche dell’Adventure education (orienteering, trekking, vela, ecc.) a progetti scolastici che intrecciano l’apertura al mondo naturale con la tecnologia (coding, robotica, tinkering, ecc.), a esperienze finalizzate ad affrontare i temi della green economy e quelli dei diritti umani.
L’interrogazione sulla scuola all’aperto
Ho colto l’occasione, dunque, per invitare l’Amministrazione Comunale a visionare le Linee guida per l’implementazione dell’idea “Outdoor education”, a cura dell’ISTITUTO NAZIONALE DOCUMENTAZIONE INNOVAZIONE RICERCA EDUCATIVA e a sottoporle all’attenzione degli Istituti di competenza, perché possano verificare se e come tale progettualità possa iniziare ad entrare a far parte anche del nostro “modo di fare scuola”.
La cultura è tradizione, ma anche e soprattutto innovazione e sperimentazione. E la ricerca parte dalla Scuola. Stimoliamo gli adulti ad avere il coraggio di andare “oltre”, lasciamo agli studenti la curiosità di apprendere e di trasformare il nostro vivere futuro.